Visita fiscale la disciplina 2015 nel pubblico e nel privato

Visita fiscale la disciplina 2015 nel pubblico e nel privato

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Visita fiscale la disciplina 2015 nel pubblico e nel privato

da Il Blog DIPENDENTI STATALI

Sono finalmente disponibili le nuove regole per l’invio a domicilio del medico fiscale, valide per l’anno 2015. L’Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS) ha infatti emanato la disciplina valevole per l’anno in corso…  Leggi di più su: InfermieristicaMente Sindacando

 

Ipasvi. Barbara Mangiacavalli è la nuova presidente: “Primo obiettivo le competenze specialistiche. Superemo gli ostacoli”

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da QUOTIDIANO SANITA’: “All’infermiere è sempre mancato qualcosa per far decollare la sua professionalità. Un passo alla volta abbiamo affrontato e superato una serie di ostacoli e supereremo anche questo”. Il primo impegno della neo presidente. 46 anni, laurea magistrale e laurea in business administration a Canterbury e Direttore del Sitra al San Matteo di Pavia. …. … – leggi di più su:  InfermieristicaMente Sindacando

Cagliari, infermiera contagiata dalla Tbc Piccoli pazienti dell’ospedale sott’esame

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L’infermiera, che si è accorta solo dopo mesi di aver avuto la tubercolosi. Ora per precauzione il Policlinico sottopone ad analisi tutti i bimbi che furono al Policlinico quando la donna era in servizio.

Si è accorta di avere avuto la tubercolosi dopo mesi. Pochi sintomi, che solo dopo le analisi approfondite sono stati collegati dai medici a un’infezione del batterio. L’infermiera però ha lavorato per circa due mesi nel reparto di Puericultura del Policlinico di Monserrato, a contatto con i piccoli pazienti: ecco perché ora, nonostante sia trascorso un anno, l’azienda ospedaliera universitaria ha avviato i test sui bambini ricoverati tra gennaio e febbraio 2014.

In questi giorni i genitori hanno ricevuto a casa le lettere di convocazione della Asl: il servizio di Igiene pubblica porterà a termine uno screening – attraverso il mantoux test – sui piccoli.

Fonte: L’UNIONE SARDA

 

Comunicato post elezioni 2015

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Logo_Nursind_200x200_Sassari 2Comunicato post elezioni 2015  

      Ai colleghi NurSind

Gentilissimi colleghi associati a NurSind,

Con soddisfazione comunichiamo a tutti voi il risultato raggiunto dalla nostra Segreteria.

Quest’ultimo si concretizza in un incremento sostanziale dei consensi ricevuti in qualsiasi azienda sanitaria pubblica della provincia di Cagliari e oggi anche a Carbonia e Iglesias , segno che il lavoro svolto finora ha suscitato interesse e condivisione dell’operato in cui già si è potuta apprezzare la nostra attività, nonché  stimolato la nostra presenza in territori finora non coperti dalla nostra rappresentanza in seno alle RSU.

In questa tornata elettorale, come sapete, sono state presentate liste in ogni azienda in cui sistematicamente riserviamo e riserveremo la nostra crescente esperienza di rappresentanza sindacale.

Infatti, sia nell’ASL di Cagliari, nell’AOU, nell’A.O. Brotzu e quest’anno anche nell’ASL di Carbonia Iglesias, siamo presenti e forniremo il nostro impegno per focalizzare, lenire e risolvere tante problematiche inerenti l’assistenza diretta ai pazienti e garantire i diritti di chi quotidianamente e con impegno la eroga nei loro confronti.

I risultati:

In ASL Cagliari siamo riusciti a guadagnare un ulteriore seggio in RSU rispetto alle precedenti elezioni, i rappresentanti sindacali nell’organo unitario sindacale (RSU), sono oggi il sottoscritto Fabrizio Anedda, la collega Stefania Poddighe e la collega Piera Trogu.

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In AOU abbiamo guadagnato un ulteriore seggio in RSU, i rappresentanti sindacali dell’organo unitario (RSU), sono oggi la collega Vitalia Secci, il collega Christian Cugusi e la collega Delogu Gioia Gabriela.

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In A.O. G. Brotzu il rappresentante sindacale in RSU è la benvenuta collega Zaira Anedda.

In ASL di Carbonia, in cui non avevamo rappresentanti RSU, oggi il rappresentante sindacale in seno all’RSU è il benvenuto collega Marco Zurru.

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Ebbene, siamo coscienti che il risultato, considerata la presenza di un cospicuo numero di Infermieri in tutte le aziende sanitarie pubbliche, sarebbe potuto essere assai superiore.

Tuttavia, il NurSind e chi con impegno sempre crescente lo rappresenta, sanno quale significato abbia modificare l’ordine di tendenza e guadagnare gradualmente il consenso, poiché esso trae radice da un perseverante e non facile compito, soprattutto se si considera il frangente di crisi che investe in tutt’Italia i lavoratori del SSN.

Vogliamo e crediamo che il nostro progetto, seppur avanzando un passo alla volta,  saprà coinvolgere un ampio numero di colleghi sempre più autorevoli e coscienti del loro ruolo .

Per ora siamo felici di crescere e ringraziarvi tutti, anche coloro che non conoscendo bene NurSind, evidentemente non ne hanno colto il precipuo significato.

A nome di tutto il Direttivo della Segreteria NurSind di Cagliari,

Vi salutiamo affettuosamente garantendo un impegno sempre più qualificato e responsabile.

Segretario Provinciale NurSind Cagliari

Fabrizio Anedda

LORENZIN FIRMA IL DPCM CHE STABILIZZA MIGLIAIA DI PRECARI

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lorenzinIl ministro della salute Beatrice Lorenzin ha firmato questa mattina il Dpcm che permette la stabilizzazione di migliaia di lavoratori precari del Servizio sanitario nazionale. ..>>>>segue

 

 

 

 

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leggi questi ARTICOLI INTERESSANTI

Fonte: INFERMIERISTICAMENTE Sindacando

– C’era una volta… il super OSSS “parificato” all’infermiere! – 

– TESTIMONIANZA. Il paziente, l’anello debole del sistema sanità

– ESCLUSIVA. Saverio Proia: quale concertazione ai sensi dell’art.1, comma 566 della legge 190-14 –

– Standard Assistenziali –

– Trasparenza –

– Clinical Nurse Educator: un infermiere proattivo

 

ELEZIONI RSU 2015 – ASL 8 – A.O.U. CAGLIARI – A.O. G. BROTZU / ASL 7 CARBONIA – IGLESIAS

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UNIONE SARDA 03 marzo 2015.

Il sindacato NurSind: organici esigui, tagli alle ferie e turni pesanti

<<Siamo pochi>>, l’ira degli infermieri

>>La carenza del personale è tale che <<la vita degli infermieri sardi è ormai diventata insostenibile>> denuncia FABRZIO ANEDDA coordinatore regionale del sindacato NurSind, IL SINDACATO DELLE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE che in sardegna rappresenta circa un quinto dei circa diecimila operatori……. >>>continua a leggere l’articolo

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Pensa a…

  • al contratto non rinnovato;
  • allo straordinario non pagato;
  • ai riposi saltati;
  • alle ferie non godute;
  • al valore professionale non riconosciuto;
  • agli infermieri disoccupati;
  • ai colleghi precari;
  • ai disagi e allo stress lavorativo;
  • ai diritti negati;
  • al demansionamento forzato;
  • all’usura del nostro lavoro;
  • alla carenza di personale;

…con tutti questi problemi non possiamo tenere la testa sotto la sabbia !

  • dobbiamo avere il coraggio di reagire,
  • di rappresentare le nostre problematiche nelle trattative aziendali,
  • di dare una speranza alla nostra professione ed al nostro futuro!

per dare spazio e forza al nostro sindacato, quello infermieristico, perché noi siamo infermieri e dobbiamo credere in noi stessi, nelle nostre potenzialità, nella nostra capacità di trovare soluzioni.

 

ELENCO DEI CANDIDATI

CANDIDATI A.O. BROTZU

CANDIDATI A.O.U.

CANDIDATI ASL 7 CARBONIA

CANDIDATI ASL 8

Isili. Per il San Giuseppe un futuro senza l’ostetricia e la chirurgia.

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IL SARCIDANO SI RIBELLA: GIU’ LE MANI DALL’OSPEDALE foto ospedale di isili

“A fine anno ritorna a far parlare di sé l’ospedale San Giuseppe di Isili per l’ipotesi di un ridimensionamento non certamente indolore. Niente chirurgia e sla operatoria, niente medicina ma la  lungodegenza  e il pronto soccorso che assumerebbe i connotati di area di emergenza- urgenza.

LA RIFORMA. Dopo l’approvazione della riforma sanitaria regionale alla luce delle direttive nazionali, si parla di Ospedale di comunità. Ma in che termini, e come sarà realizzato? Negli anni si dono avvicendati diverse ipotesi  ma all’indomani di  queste novità la preoccupazione riemerge. << Adesso>> dice Sara Piras, giovane studentessa,  <<se c’è bisogno di assistenza immediata non abbiamo problemi, se la situazione cambia saremmo costretti ad andare sempre a Cagliari.

SARCIDANO.  Isili e Sorgono hanno sempre rappresentato gli avamposti per la tutela del diritto alla salute nel territorio, ma adesso tutto potrebbe cambiare.<<Nulla è stato ancora scritto>> dice il sindaco di Isili, Orlando Carcangiu, << dobbiamo aspettare che cosa decideranno i nuovi direttori sanitari con i quali avremmo un confronto>>.

Il commissario della ASL 8 si è insediato solo ieri pertanto, non ci sono progetti definiti. << certamente>>, aggiunge Carcangiu, <<se l’ospedale fosse così concepito ci sarebbero ricadute drammatiche>>.

LA PROTESTA. Ridimensionare il San Giuseppe creerebbe ulteriori difficoltà ai pazienti, soprattutto negli spostamenti. <<Un servizio così concepito>> affermano i consiglieri di minoranza Luca Pilia e Donaltello Fei, << esporrebbe la struttura ospedaliera al rischi di uno svuotamento strutturale e funzionale con danni alla comunità, senza alcun risparmio economico>>.

I SINDACI. Critici veerso questa soluzione i Sindaci del territorio <<stiamo lavorando a livello politico>> dice Rossano Zedda, sindaco di Gergei <<per salvaguardare questa struttura non abbiamo bisogno di ridimensionamenti>>, aggiunge Eugenio Lai, sindaco di Escolca <<ma di qualità, cioè il potenziamento di servizi che funzionano come la dialisi, oncologi e altri>>. <<I tagli all’ospedale di Isili >>, dice il sindaco di Serri  <<rappresentano, per l’ennesima volta, lo scarso interesse verso le zone interne>>. Una morte preannunciata  secondo il sindacato NurSind. <<L’Ospedale San Giuseppe>>,  spiega Fabrizio Anedda <<non è stato mai messo in condizioni di lavorare al massimo delle sue potenzialità>>. Troppe carenza sia a livello che di strumentali, ribadisce il Sindacato, troppe promesse mai mantenute come il “Percorso Donna” oggi ridotto ad una stanza dove si effettua solo qualche visita.

Fonte: L’Unione Sarda  del 30 dicembre 2014 (Sonia Gioia)

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            EVENTO ECM DEL 06 DICEMBRE 2014   

             GLI INFERMIERI AL TEMPO DELLA CRISI, QUESTIONI APERTE               E RICADUTE   SULLA QUALITÀ’ DELLE CURE EROGATE

 DISPONIBILE LA DOCUMENTAZIONE  FINO AL 31/12/2014 CLICCA QUI  PER SCARICARLA. 

 

OSPEDALE CIVILE PAZIENTI NEGLI ANDITI.

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leti in corsiaOSPEDALE CIVILE PAZIENTI NEGLI ANDITI.

La denuncia del NurSind dopo l’Ispezione: Gravissime carenze, un infermiere in reparto ogni 18 degenti.

Pazienti sistemati su Brandine negli anditi, privati della privacy e del diritto al riposo. E’ ciò che avviene in un reparto dove il rapporto degenti-infermieri è addirittura di diciotto a uno. Sono queste alcune delle criticità emerse dall’ispezione dei sindacalisti del NurSind nell’unità di medicina 2 del San Giovanni di Dio.

Christian Cugusi, rappresentante Rsu, e Vitalia Secci, dirigente del NurSind, hanno controllato da cima a fondo il reparto, stilando poi una relazione che hanno inviato, tra gli altri, al direttore generale dell’Asl chiedendo immediati interventi. Tra gli altri gravi problemi evidenziati “mancanza degli spazi adeguati nelle camere di degenza, assenza di bagni per disabili e della differenziazione del percorso sporco-pulito, soffitti umidi, scarsa luminosità, letti inidonei, non regolabili in altezza e talvolta privi di sponde anti caduta e arrugginiti, comodini e armadi sgangherati”

Fonte: L’Unione Sarda.

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Sciopero infermieri, migliaia in piazza a Roma. Saltate almeno 30mila operazioni

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NURSIND CAGLIARI

 3 novembre 2014 – Roma – Piazza del Popolo – Partenza

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LA SARDEGNA ERA PRESENTE CON UNA DELEGAZIONE DI CIRCA 120 INFERMIERI (CAGLIARI, NUORO, ORISTANO, SASSARI). 

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il fatto quotidiano

 

 

 

Migliaia d’infermieri sono scesi in piazza Montecitorio, ma altrettanti hanno appoggiato lo sciopero dalle proprie città, per manifestare contro il blocco del turnover e i “turni massacranti” a cui sono sottoposti gli operatori sanitari. Un fiume di camici verdi e azzurri che hanno sfilato per le strade della capitale e che, solo nella mattinata del 3 novembre, hanno fatto saltare almeno 30mila interventi già in programma. “Al premier Renzichiediamo di rimettere il lavoro al centro della politica. Non è quello che sta accadendo, purtroppo, con questa legge di Stabilità“, ha spiegato Andrea Bottega, del sindacato Nursind.

Da Milano a Catania da Roma a Pisa, questo sciopero nazionale ha coinvolto gli infermieri di tutta Italia e bloccato la maggior parte degli interventi programmati per la giornata. Gli ospedali hanno potuto “garantire solo le urgenze – continua Bottega – I disagi per i pazienti, inevitabilmente collegati, sono il necessario prezzo da pagare”. Forte adesione soprattutto nel sud Italia, come testimoniano i responsabili locali del sindacato: “A Caltanissettaabbiamo avuto una partecipazione massiccia. All’ospedale Sant’Elia abbiamo avuto 300 adesioni su 500 infermieri. In altre parti della Sicilia ci dicono che sono state bloccate molte sale operatorie e rimandati molti interventi programmati”, spiegaSalvatore Vaccaro dirigente nazionale Nursind. Anche a Pisa lo sciopero degli operatori sanitari ha mandato in tilt le strutture ospedaliere della città toscana: “Su 52 sale operatorie – spiegaDaniele Capuozzo, segretario amministrativo nazionale Nursind – ce ne sono 30 bloccate. E’ bloccato il day hospital oncologico, l’emodinamica, l’ambulatorio cardiologico, i servizi psichiatrici”. Nonostante i numeri “incoraggianti” per gli organizzatori dello sciopero, la partecipazione poteva essere ancora più ampia, ma “molti colleghi, madri e padri di famiglia, non possono rinunciare ad un giorno di lavoro e a 50 euro in busta paga – spiegaAdriano De Iuliis, segretario Nursind dell’ospedale Spallanzani di Roma – Questo fa capire quanto sia critica la situazione dal punto di vista degli stipendi”.

I camici verdi e azzurri chiedono lo sblocco del turnover e turni di lavoro meno “massacranti”:  “Chiediamo dignità per la nostra professione – prosegue Bottega – Da anni lavoriamo con turni massacranti per il mancato turnover di chi va in pensione mentreoltre 25.000 giovani infermieri sono oggi senza lavoro. E, a fronte dei sacrifici che ci vengono richiesti, i nostri stipendi sono fermi al 2009“. Le richieste e i disagi causati, continuano dal sindacato, fanno parte della lotta dei lavoratori in favore anche dei pazienti, per garantire un buon servizio sanitario “a chi veramente ne ha bisogno”.

In appoggio alla causa degli infermieri è lo stesso ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ritiene “essenziale permettere il turnover all’interno delle professioni sanitarie, perché congelare così l’accesso al di sotto dei fabbisogni diventa un problema di qualità sanitaria per i prossimi anni, nel momento in cui stanno tra l’altro andando in pensione migliaia di persone”. L’esponente del governo, parlando a margine di un congresso sullo stato delle vaccinazioni in Europa, ha assicurato i lavoratori che quello degli infermieri “è una delle questioni cui stiamo lavorando al tavolo sull’articolo 22 del Patto per la salute, che vedrà soluzione tra qualche giorno”.

LEGGI L’ARTICOLO SUL IL FATTO QUOTIDIANO ONLINE CLICCA QUI

Lunedì 3 Novembre 2014 – SCIOPERO NAZIONALE –

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Delibera dell’Anticorruzione (ANAC): gli ordini e i collegi professionali sono tenuti ad applicare la legge sulla trasparenza e l’anticorruzione

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Dopo oltre tre mesi di una campagna pubblica che, come sindacato delle professioni infermieristiche abbiamo portato avanti – tendente a fare applicare la legge sull’anticorruzione e la trasparenza ai Collegi professionali (enti pubblici non economici) oggi registriamo la parola “fine”!

L’autorità nazionale anticorruzione e trasparenza presieduta dal magistrato Raffaele Cantone ha emanato un atto normativo  in cui ha deliberato di “ritenere applicabile le disposizioni di prevenzione della corruzione di cui alla legge n. 190/2012 e decreti delegati agli ordini e collegi professionali”.

Entro il 20 novembre la Federazione Ipasvi e i Collegi IPASVI che non vi hanno dato attuazione – cioè tutti! – dovranno predisporre il piano triennale di prevenzione della corruzione, il piano triennale della trasparenza e attenersi ai divieti in tema di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi.

Poco più di venti giorni per adeguarsi. In caso contrario dovranno pagare sanzioni da 1.000 a 10.000 euro.

Ci domandiamo se era necessario che l’autorità anticorruzione intervenisse vista la clamorosa inadempienza di tutti i collegi provinciali e della federazione nazionale. Ci saremmo dovuti aspettare l’adempimento spontaneo alle norme di legge: non è stato così! Adesso dovranno adeguarsi, loro malgrado, alle norme di legge.

Eppure il Comitato Centrale della Federazione IPASVI è presieduto da una presidente che è anche senatrice e dovrebbe avere ben presente le leggi della Repubblica. Il Tesoriere della Federazione Franco Vallicella è anche un dirigente di una azienda ospedaliera e dovrebbe conoscere gli adempimenti che gli enti pubblici hanno in tema di trasparenza e anticorruzione. Stesso discorso potremmo farlo per un’altra carica della Federazione: Barbara Mangiacavalli è anche lei una dirigente di una struttura pubblica e anche lei dovrebbe conoscere le leggi di adempimento.

Non è finita. Il dottor Cantone, in qualità di presidente dell’anticorruzione ha anche specificato che gli ordini e i collegi professionali devono attenersi “ai divieti in tema di inconferibilità e di incompatibilità” previsti dal D.Lgs 39/2013.

L’articolo 11 stabilisce una incompatibilità assoluta tra l’incarico parlamentare e  di “amministratore di ente pubblico di livello nazionale”. Questo significa che l’attuale presidente nazionale e senatrice Annalisa Silvestro è incompatibile!

Deve quindi dimettersi da una delle due cariche: o rimane presidente nazionale (e quindi si dimette da senatrice) o rimane senatrice (e quindi si dimette da presidente nazionale).

L’autorità anticorruzione è stata chiarissima: gli ordini e i collegi professionali devono dare alla delibera “immediata attuazione”!

Annalisa Silvestro è incompatibile nelle sue due poltrone. Ne deve scegliere una

Si attende dal Comitato Centrale della Federazione IPASVI una decisione tendente a ripristinare la legalità . nonché dal Senato i provvedimenti eventualmente conseguenti in caso di perdurante inadempimento.

Da circuito nursind.it

Saluti,

NurSind Cagliari

LIBRO BIANCO IMBARAZZO NERO.

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Visto che ci siamo… considerato che anche l’espresso inizia a vederci, pubblichiamo quanto è uscito nel settimanale L’ESPRESSO:

SINDACATO INFERMIERI LIBRO BIANCO, IMBARAZZO NEROESPRESSO IMMAGINE

Sta provocando un terremoto, tra i 420 mila infermieri italiani, il libro bianco del sindacato Nursind in cui si mette all’indice l’ordine di categoria Ipasvi. Nel mirino la mancata applicazione della legge sulla trasparenza e la corruzione bloccata, a loro dire, dalla presidente dei collegio Annalisa Silvestro. Il Nursid chiede di conoscere le spese per le consulenze e i compensi agli amministratori, presidente compresa. Silvestro è accusata anche di conflitto d’interessi: oltre a guidare (‘Ipasvi da molti anni, è socia fondatrice dell’associazione Promesa, che si è occupata di cercare un’assicurazione privata per gli iscritti, e da senatrice dei Pd ha presentato un progetto di legge sul riordino degli ordini professionali e un altro sulla responsabilità professionale, nel quale si prevede l’obbligo per medici e infermieri di stipulare, «con oneri a proprio carico», una «idonea polizza di assicurazione ».         A. Mas. 

Articolo L’Espresso

NurSind dichiara lo sciopero del personale del comparto sanità.

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sciopero_3_11_14COMUNICATO STAMPA

 Nursind dichiara lo sciopero del personale del comparto sanità il 3 novembre 2014: inaccettabile il perdurare del blocco del contratto della Sanità e il disinteresse del governo verso i lavoratori del Sistema Sanitario Nazionale. Il Segretario Bottega: “grave che alla vertenza non abbia mai partecipato un rappresentante del Ministero della Funzione Pubblica a dimostrazione dello scarso interesse verso i lavoratori che garantiscono i servizi per la salute pubblica.”

 

Si è chiusa con la proclamazione dello sciopero del personale del comparto del Sistema Sanitario Nazionale la vertenza del personale infermieristico e del comparto sanità promossa da Nursind per il perdurare delle gravi criticità legate alla valorizzazione economica e di carriera del personale e alla sempre più grave disoccupazione infermieristica.

Nursind ritiene grave che agli incontri per il raffreddamento della vertenza sia mancata la presenza del Ministero della Funzione Pubblica e del MEF, mentre per il minacciato sciopero delle forze dell’ordine si era addirittura mosso il Presidente del Consiglio dei Ministri. Dobbiamo concludere che la Salute dei cittadini per questo governo vale meno della loro sicurezza.

I motivi principali per i quali Nursind proclama sciopero sono:

  1. il perdurare del blocco del trattamento economico del personale del SSN previsto dal DL 78/2010 convertito nella legge122/2010 e il taglio dei fondi della contrattazione integrativa;
  2. il mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il comparto sanità;
  3. il permanere della crisi occupazionale infermieristica che vede circa 30.000 infermieri non occupati e il sovraccarico di lavoro che la categoria sopporta per il perdurare del blocco del turn over, il mancato ricambio generazionale per la riforma pensionistica, l’invecchiamento e l’usura del personale;
  4. lo stato di demansionamento in cui versa il personale infermieristico chiamato a coprire nel sistema le carenze di altre figure e del personale di supporto;
  5. l’impossibilità di valorizzare qualsiasi percorso di carriera per la professione infermieristica a livello nazionale e aziendale.

Accanto allo sciopero saranno attivate altre iniziative atte a sollecitare il governo e le forze politiche verso una soluzione che veda ripartire la contrattazione e lo sblocco del turn over, in primis l’adesione alla mobilitazione unitaria del personale della sanità prevista per il 23 ottobre.

“Gli infermieri occupati e disoccupati ci chiedono a gran voce di manifestare il disagio che la categoria da anni sopporta – afferma il Segretario Nazionale dott. Andrea Bottega – perchè sono sempre maggiori le responsabilità, le esigenze organizzative e le aspettative degli assistiti. Senza una possibilità di valorizzazione del personale difficilmente si potranno realizzare quei cambiamenti al sistema che tutti auspicano.”

“Le risorse economiche per il rinnovo dei contratti si possono ben trovare all’interno del sistema senza tagliare sui diritti o sui servizi – conclude il Segretario – ma ci sia data la possibilità di trasformare una parte di questi risparmi in risorse per la valorizzazione del lavoro degli infermieri.”

Nei prossimi giorni la Direzione nazionale definirà anche l’organizzazione di una manifestazione a Roma sempre per il 3 novembre 2014.

Leggi La proclamazione e le motivazioni dello sciopero

Stampa il comunicato

 

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