Le Aziende sanitarie devono pagare l’iscrizione all’Ordine degli Infermieri. NurSind vince in Tribunale. Ecco la sentenza

Le Aziende sanitarie devono pagare l’iscrizione all’Ordine degli Infermieri. NurSind vince in Tribunale. Ecco la sentenza

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E’ dell’11 luglio il dispositivo di sentenza del Tribunale di lavoro di Pordenone, nella causa intentata da numerosi infermieri dipendenti dell’AAS 5 Friuli Occidentale e patrocinata da Nursind, che ha accertato che erano tutti dipendenti pubblici tenuti all’iscrizione all’albo professionale e ha stabilito che il costo di tale iscrizione grava in capo all’azienda sanitaria pubblica……. altro qui

CORSO – ECM 9 CREDITI

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CORSO – ECM 9 CREDITI

Quello che il calabrone non sa. Convinzioni limitanti e potenzianti. Esempi e soluzioni

La nostra vita fondamentalmente si basa su convinzioni cui spesso attribuiamo sensazioni di certezza, ma non necessariamente di verità, che possono funzionare da catene invisibili o da binocoli da sfruttare per allargare la propria realtà. Pur non facendoci caso siamo circondati da convinzioni di ogni tipo, limitanti e potenzianti, che ci portano dal pensare che quel gusto di gelato non ci piaccia fino a credere che non possiamo fare una determinata cosa perché non ne siamo in grado.
Il corso intende fornire tutte quelle informazioni utili a far si che, eliminare le convinzioni limitanti, possa essere facile o difficile se poste in diretta relazione con quanto le stesse sono radicate nella mente di ognuno di noi, a quanto c’è di vero in esse, e soprattutto, da quanto siamo disposti a cambiare una realtà per un’altra.

DATA Corso: 12 ottobre 2019

Luogo: Cagliari – Sala Conferenza Ospedale Businco – Via Jenner

Crediti 9


Costi 

  • Iscritti al Sindacato Nursind e/o CGS: € 16,00  
  • Altri partecipanti: € 31,00  

                                     Le cifre sopra esposte comprendono anche il pranzo


DESTINATARI: TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE

ISCRIVITI

Verrai indirizzato sul sito www.pegasolavoro.eu 

Info date e orari qui

Scarica locandina qui

NurSind Sassari denuncia: sale parto a rischio chiusura

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                                               Ne avevamo già parlato in occasione dell’audizione del Coordinamento NurSind Sardegna di lunedì scorso in Assessorato Sanità a Cagliari: la sanità sarda è al collasso.

E l’Azienda Ospedaliera Universitaria “è una polveriera”, sostiene la Segretaria Territoriale di Sassari Fausta Pileri. Se le carenze di personale stanno mettendo in crisi tutta la struttura con i piani ferie praticamente saltati, infermieri costretti a fare doppi turni, straordinari e sacrifici di ogni genere, aggravati dalla mancanza totale o quasi di personale oss e un volume di accessi ormai insostenibile, posto che l’hub deve occuparsi anche di questioni territoriali di pertinenza altrui, uno degli esempi più gravi è il caso delle sale parto della Clinica Ostetrica e Ginecologica……… continua qui

 

 

 

Fausta Pieri

 

Sanità Sarda al collasso. Il Coordinamento Regionale NurSind Sardegna in assessorato. L’ Audizione

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Si è svolta lunedì scorso l’audizione del Coordinamento Regionale NurSind Sardegna presso la sede dell’Assessorato alla sanità di Regione Sardegna presieduta dall’assessore Mario Nieddu.

Un’audizione chiesta fin dal primo giorno dell’insediamento del nuovo assessore conseguente alle elezioni regionali del febbraio scorso, fortemente voluta per dare voce alle tante questioni mai risolte e che la nuova amministrazione si è impegnata a risolvere già dalla campagna elettorale, annunciando una rivoluzione del Servizio Sanitario Regionale con la soppressione dell’azienda unica ATS, che richiederà comunque tra uno e due anni. Il Coordinatore regionale Fabrizio Anedda.……>>> continua qui

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Proposta per la valorizzazione delle competenze dell’infermiere basata sulla presa in carico e sulla continuità assistenziale.

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SCARICA E DIFFONDI LA NOSTRA PROPOSTA – CLICCA QUI

SCARICA QUI – Proposta Nursind ex art. 12 CCNL 2018 in merito alla revisione del sistema di classificazione professionale.

STAMPE UNIONE SARDA 08/05/2019

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SICUREZZA, INFERMIERI E TERAPIA: le novita’ da conoscere

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EVENTO ECM RES 708-251722 ed 3

Areu Lombardia-indennità festive a rischio?

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La Sardegna è una terra che ha dato i natali a personalità diventate poi illustri per essersi distinte nei più disparati campi, dalla politica, alle scienze alla cultura e nelle arti. Parliamo di persone le cui opere riecheggiano ancora oggi e i cui insegnamenti dovremmo tenere sempre presenti come guida delle nostre azioni. Ancora oggi la Sardegna e i suoi figli sono in grado di farsi apprezzare nel mondo per le altissime competenze e capacità dimostrate nel campo della scienza ad esempio, dell’innovazione. Più difficile andare a scovare e vedere esaltati esempi di buon governo o più semplicemente di buona amministrazione della cosa pubblica. Certo, a volte qualche amministratore si distingue per una buona idea, un’ottima intuizione e qualche buon esempio pratico che magari resta un po’ nell’ombra schiacciato da un potere mediatico che a torto o a ragione, non riconosce eclatante la messa in opera di qualche buona pratica; qualcosa che dovrebbe essere scontato per carità ma che di questi tempi sarebbe utile per infondere un po’ di sano ottimismo in un campo, quello dell’amministrazione pubblica in tutti i livelli che soffre di un meglio documentato racconto di incapacità, quando non di malaffare.

Come non gioire allora alla notizia di un funzionario pubblico sardo che sulla base della sua abilità talmente specchiata (quanto inapprezzabile perché del tutto autoreferenziale) viene chiamato a dirigere un’importante azienda pubblica lombarda?

Ed eccolo il grido di giubilo consegnato come al solito a Twitter, orgogliosamente e sentitamente espresso dall’assessore alla sanità di regione Sardegna Luigi Arru: “orgoglioso delibera Areu Lombardia che nomina direttore sanitario Giuseppe Sechi, per cinque anni mio Direttore Generale Assessorato. La dimostrazione che si può premiare serietà, onestà e professionalità, senza badare né all’appartenenza né residenza”. E ci mancherebbe pure che dipendesse dalla fortuna di essere nati dalla parte giusta del mondo.

Tutto bene si direbbe quindi, un sardo che si distingue per il buon lavoro trova apprezzamento e richieste per i suoi buoni servigi. Ecco i servigi, porla non usata a caso.

Perché in questa vicenda c’è da fare un passo indietro, piccolo e spostarci al 2 marzo 2017 quando a Cagliari, (fonte sito regione Sardegna) “è stata sancita (…) la collaborazione tra la Regione Sardegna e la Regione Lombardia per l’avvio del nuovo sistema di emergenza-urgenza sardo. A sottoscrivere l’accordo i presidenti Francesco Pigliaru e Roberto Maroni, affiancati dai rispettivi assessori della Sanità, Luigi Arru e Giulio Gallera, dal direttore generale dell’assessorato della Sanità della Sardegna, Giuseppe Sechi, e il direttore generale dell’AREU lombarda, Alberto Zoli”.

E non ci sarebbe nulla di male ad aprire collaborazioni proficue tanto più se ”il protocollo (…) non comporta oneri economici a carico dei rispettivi bilanci regionali”. Si diverta qualcuno a spulciare tra le delibere per vedere se le cose sono poi andate davvero così.

E’ curioso questo flusso di alta formazione ricevuto da Areu Lombardia, come se in Sardegna non avessimo professionisti in grado di fare la formazione necessaria e constatare al contempo che la stessa Areu Lombardia potevamo dirigerla da qui.

Ma alla fine questo pezzo ha solo la funzione di mettere in allarme i colleghi di areu Lombradia e fargli sapere che il loro nuovo direttore sanitario e proprio nella funzione di direttore generale dell’assessorato, è colui che ha dato le disposizioni necessarie perché al personale infermieristico sia negata la corresponsione della giusta indennità corrispondente per i festivi infrasettimanali; disposizione già sottoscritta ad ottobre 2017 e ribadita a novembre del 2018 nonostante l’entrata in vigore del nuovo contratto abbia sgombrato ogni ragionevole dubbio sulla materia costringendo Nursind Sardegna ad adire alle vie legali.

Faccia buon viaggio il dott. Sechi, gli infermieri sardi non sentiranno la sua mancanza e voi colleghi lombardi fateci una cortesia, non rimandatelo indietro. 

Andrea Tirotto

Gilet gialli per il pagamento dei festivi infrasettimanali

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Colorata l’iniziativa posta in essere dal Coordinamento Regionale NurSind Sardegna per protestare contro il mancato pagamento dello straordinario per le giornata di lavoro festive infrasettimanali.

Così, per sollevare l’attenzione sul danno che tutti gli operatori subiscono, NurSind Sardegna ha deciso di distribuire agli infermieri di tutti gli ospedali sardi una pettorina gialla che riporta lo slogan: “NEI FESTIVI LAVORO GRATIS – Grazie Assessore Sanità – Grazie Direttore generale”.

L’iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo da parte dei colleghi ed ha immediatamente mandato su tutte le furie l’Assessore alla sanità della regione Sardegna Luigi Arru che con un post su Facebook con tanto di foto del gilet giallo incriminato, ha così replicato: “Il diritto alla critica nessuno lo mette in discussione ma è necessario riportare tutti i punti di vista. Il trattamento economico conseguente all’applicazione degli istituti del rapporto di lavoro non viene deciso né dall’Assessore né dal Direttore Generale ma dal contratto collettivo nazionale che NurSind non ha sottoscritto. L’iniziativa contro Assessore e DG appare pertanto strumentale e nonché attività contraria a codice di comportamento. Per conoscenza evidenzio inoltre che NurSind la scorsa settimana ha perso la causa da loro intentata contro ATS per condotta antisindacale e sono stati condannati dal giudice al pagamento delle spese processuali. Ho sempre dato la disponibilità al dialogo, alla dialettica, ma vedere questa personalizzazione è inaccettabile!”

L’assessore, dimostrando di non conoscere il contratto che accusa NurSind di non aver sottoscritto, ha pensato, come sempre che l’iniziativa fosse contro la sua persona non sapendo, oppure volutamente omettendo, il fatto che la disposizione che vieta alle aziende il pagamento della giusta indennità contrattuale, così come prevista dal nuovo contratto, è stata disposta proprio dal direttore generale del suo assessorato, come dimostra il carteggio che pubblichiamo. L’avvocato incaricato chiede lumi e il direttore generale dell’Aou Cagliari risponde allegando proprio la direttiva trasmessa dal dott. Sechi, direttore generale dell’assessorato alla sanità dove Arru pare sieda da qualche anno.

La risposta di NurSind ad Arru per il tramite del Coordinatore Regionale NurSind Dott. Fabrizio Anedda non si è fatta attendere:

“Gentile Dr. Arru,
Siamo lusingati dal fatto che ribadisce che NurSind non ha firmato il CCNL, infatti siamo convinti che tale ultimo CCNL non meritasse alcuna firma da parte di nessun rappresentante dei lavoratori, poiché è evidente che risulta peggiorativo rispetto ai precedenti e consente ampi margini discrezionali al datore di lavoro a discapito delle tutele previgenti, nonché della sicurezza per i pazienti.
Tuttavia, preme ribadire che per quanto attiene la fattispecie in argomento, ossia la facoltà del dipendente di richiedere il recupero e/o il pagamento dell’orario di lavoro prestato in giornate festive infrasettimanali, l’ultimo CCNL non afferma affatto che i festivi infrasettimanali non vadano retribuiti, anzi, nel richiamare esattamente quanto enunciato nei precedenti contratti, il pagamento sarebbe appunto dovuto.
Non ci pare il caso di chiederle di andare a rileggersi il CCNL prima di esternare certe affermazioni, ma riteniamo opportuno riportarLe lo stralcio contrattuale in discussione di cui all’art. 29 c. 6:

“L’attività prestata in giorno festivo infrasettimanale dà titolo, a richiesta del dipendente da effettuarsi entro trenta giorni, a equivalente riposo compensativo o alla corresponsione del compenso per lavoro straordinario con la maggiorazione prevista per il lavoro straordinario festivo”.
Riguardo alla causa persa a cui la SV fa riferimento, precisiamo che la stessa è oggetto di ricorso, poiché tale giudizio sinceramente suscita oggettive perplessità. Comunque La ringraziamo ugualmente per darci l’opportunità di rendere edotti i lettori che l’ATS è stata accusata da NurSind di non aver rispettato quanto previsto dalle norme in merito al doveroso contingentamento del personale in caso di proclamato sciopero,norme e accordi che di fatto non venivano mai rispettati fino alla nostra denuncia. L’obbiettivo Dr Arru, non era certo vincere una causa, che peraltro deve ancora intraprendere il completamento del percorso possibile nell’ordinamento italiano, bensì, educare gli amministratori a rispettare le regole.
Infine, preghiamo la SV. di non offendersi se rispediamo al mittente le allusioni espresse con i termini di “strumentalizzazione e personificazioni”, primo perché il NurSind non strumentalizza affatto le questioni, men che meno da un punto di vista politico, le ricordo che il rappresentato sindacato non è schierato o allineato politicamente, ma persegue quale bene precipuo la qualità assistenziale da erogare a tutti cittadini, in secondo luogo, qualsiasi riferimento nelle iniziative sindacali non mira certo alla persona del Dr. Arru, ma al ruolo che riveste e alle scelte operate in sinergia con la direzione sanitaria regionale, le quali, di fatto, penalizzano chi garantisce la continuità assistenziale nelle festività infrasettimanali”. 

Smentire il sindcato dovrebbe essere la cosa più semplice per l’assessore dimostrando la falsità della disposizione impartita dal suo direttore generale e dando le disposizioni necessarie perchè alle aziende sia consentito di corrispondere il dovuto agli operatori sanitari ai quali, di fatto, questa amministrazione regionale ha pesantemente toccato il portafogli.

Intanto, NurSind Sardegna ha intrapreso la via giudiziaria per far riconoscere il diritto al pagamento dello straordinario o al riposto compensativo come da norma contrattuale.

fonte: www.infermieristicamente.it

 

 

Lettera a Santa Cluas (video). Buon Natale da NurSind

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Ogni Natale ha sempre avuto la sua importanza per il mondo NurSind.

Quello del 2018 ha un “sapore” particolarmente diverso. Tanti gli eventi che si sono succeduti in quest’anno che volge al termine.

Oltre ai “20 anni“ di un sindacato giovane ma fortemente motivato il 2018 è stato l’anno in cui NurSind – con una straordinaria performance alle elezioni RSU con un aumento di preferenze di oltre il 50% rispetto al triennio precedente – critica, contesta e soprattutto rimanda al mittente la firma di un contratto da tutte le sigle sindacali snobbato ma poi, ahimè, firmato.

Da tutti indistintamente. Chi subito e chi…..subito dopo!

Il Natale del 2018, per gli iscritti NurSind e per gran parte del mondo infermieristico italiano è l’anno della consapevolezza, il momento in cui la ragione prevale sull’opportunità, la coerenza sulla superficialità, il rispetto sul potere.

Ma la domanda che difficilmente ci si pone è: ma gli altri come ci vedono?

La risposta a tale “arcano” arriva dalle parole e dalla bocca di una bambina.

Caro Babbo Natale, ma tu lo sai che significa CONTRATTO?

Io no, ma so che ha fatto arrabbiare tanto i miei genitori che sono infermieri.

Questo Natale vorrei che tu portassi a tutti gli infermieri Italiani tanta consapevolezza.

Non so cosa significa ma ho sentito che è molto importante.

Poi porta loro tanta lucidità e tanta unione.

Se puoi infine dona loro la serenità di distinguere il giusto dal possibile.

Babbo Natale: ma tu lo firmeresti questo contratto??

Ti voglio tanto bene”.

Sardegna, NurSind denuncia: premi di produttività iniqui

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Si sposta sul campo del pagamento della produttività la battaglia in corso in Sardegna tra il NurSind e l’Azienda Tutela Salute ATS;Tutela Salute non meglio identificata e nei confronti di chi, a detta del Segretario Territoriale di Nuoro Mauro Pintore e del Coordinatore Regionale Fabrizio Anedda. >>>>> continua a leggere

SOSPENSIONE STATO DI AGITAZIONE.

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A seguito dello stato di agitazione ottiene garanzie di assunzioni e stabilizzazioni che rimpingueranno le carenze nelle UU.OO. dell’AOU di Cagliari in crisi di personale.
Come accordato con la Dirigenza, detti incrementi di organico inizieranno immediatamente per concludersi entro il prossimo trimestre.
Pertanto, fiduciosi e collaborativi, ma mantenendo alta la guardia, il Direttivo.  NurSind Territoriale ha deciso di sospendere temporaneamente lo stato di agitazione, ma non di revocarlo.

CORSO ECM – SAPER LEGGERE LA BUSTA PAGA –

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La busta paga è ricca di numeri, termini tecnici, abbreviazioni e codici, tutti elementi indispensabili per verificare che la retribuzione sia effettivamente corrispondente al lavoro prestato. Purtroppo pochissimi sanno districarsi in questo labirinto di calcoli e finiscono per leggere solo la voce finale in
grassetto riportante l’entità dello stipendio netto. Il corso si prefigge di analizzare le tre parti fondamentali della busta paga: le informazioni sulla
tipologia di lavoratore da remunerare; le singole voci negative o positive che determinano lo stipendio lordo; le trattenute previdenziali, assicurative e fiscali sull’imponibile.
Il corso evidenzierà anche le differenze di trattamento esistenti tra CCNL dei dipendenti pubblici e quello dei dipendenti privati.

Sede del corso:

Sala Conferenze dell’Ospedale Oncologico
Armando Businco,
Via Jenner, 1
09121 Cagliari
n. 3174- 214495 Ed. 3

Crediti assegnati 5

Per Iscrizioni e modalità scarica la locandina qui 

Iscrizione on line obbligatoria sul sito di Pegaso Lavoro www.pegasolavoro.eu

STIPENDI PIU’ BASSI IN EUROPA

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Sardegna, gli rsu NurSind sgraditi anche come uditori. L’Azienda chiama la questura

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Anedda Fabrizio              

La prima partita tra la combutta Ats-Triplice e NurSind, si era già giocata il 23 ottobre a Sassari presso la sede legale dell’Azienda Tutela Salute. In quella circostanza, le OOSS e la Rsu erano convocate per una discussione su varie code contrattuali, propedeutica alla sottoscrizione di importanti soluzioni.

Alla vista degli Rsu NurSind comincia però una discussione sulla legittimazione della presenza di tutti i convenuti sulla base del regolamento che i rappresentanti degli infermieri, ricordano essere stato posto all’attenzione degli organi giudiziari competenti per supposti profili di illegittimità in esso contenuti.Parte aziendale, nella persona stessa del direttore Generale Moirano, chiede in ogni caso che chi non è titolato a presenziare esca dalla sala con evidente riferimento ai rappresentanti NurSind, i quali decidono invece di non muoversi così che tutta l’assise si sposta in un altra sala, impedendo di fatto agli infermieri di seguirli e presenziare. Una vicenda che già allora aveva indotto gli Rsu NurSind a rivolgersi alle forze dell’ordine e agli avvocati per l’apertura di un procedimento rimasto al vaglio degli uffici legali NurSind.

Così le cronache riportate da Fabrizio Anedda Coordinatore Regionale NurSind ed Rsu Ats che aprono certamente a una riflessione ben più ampia su quanto stia accadendo alle rappresentanze NurSind in Sardegna che vedono il loro incredibile successo elettorale, sminuito da posizioni di totale mancanza di buon senso. Come può essere conveniente alla stessa azienda non consentire ai rappresentanti della più grande organizzazione sindacale infermieristica di non sedersi al tavolo ed avere così i dipendenti infermieri orfani della giusta rappresentanza, democraticamente legittimata dal voto? Che vantaggi può avere l’azienda ad avere NurSind fuori dai tavoli, nemico e impedirgli anche di esercitare il sacrosanto diritto di udire alle riunioni? A chi giovi tutto questo non è dato sapere e sarebbe troppo facile puntare il dito contro chi, sconfitto alle urne, cerchi ogni modo per ricostruirsi una verginità impossessandosi di un ruolo di rappresentanza che non gli appartiene e non gli apparterrà mai più, a maggior ragione se questo è l’atteggiamento che si vuole mantenere pur di recuperare consensi, spacciando per successi chissà quali accordi al ribasso.

 

Prenda esempio Moirano dall’azienda Aou Sassari e dal direttore Generale D’Urso che appositamente intervistato sul tema, ha ben distinto la questione contrattuale dalla contrattazione decentrata, cui non intende impedirne l’agibilità a NurSind anche in assenza di legittimazione alla firma degli accordi decentrati. Sa bene D’Urso che non conviene avere gli infermieri contro e presto lo capirà anche Moirano.

Perché si possono anche perdere due partite ma il campionato è ancora lungo e le elezioni regionali, se non sono bastate le politiche, sono dietro l’angolo.

 Andrea Tirotto       

 di seguito il video messaggio di Fabrizio Anedda

Uno a zero per l’azienda si potrebbe dire, ricorrendo al linguaggio calcistico, di cui però c’è poco da esultare considerato che la sconfitta non è personale ma riguarda tutto il corpo infermieristico e concerne la violazione del diritto degli infermieri, la più grande categoria dei dipendenti Ats, ad essere giustamente rappresentati o quantomeno a poter giustamente udire, considerate le assurde conseguenze legate alla orgogliosa mancata firma del contratto nazionale truffa che ha visto NurSind protagonista.

 

La partita di ritorno si è quindi giocata il 6 novembre scorso, a Oristano, in occasione della convocazione della delegazione trattante per la sottoscrizione degli accordi discussi il 23. Stessa scena già vissuta nella precedente riunione con la differenza che questa volta, gli rsu NurSind non avevano nessuna intenzione di cedere, spiegando che la loro dovuta e doverosa presenza, doveva essere accettata in qualità di uditori quantomeno, come normalmente accade in qualsiasi tavolo di qualsiasi azienda.Parte aziendale però non ha voluto sentire ragioni e di fronte al rifiuto degli infermieri di abbandonare l’aula, è passata alle maniere forti chiamando addirittura la questura che si è dovuta presentare con due ispettori, i quali non hanno fatto altro che verbalizzare le versioni dei fatti pregando in ogni caso gli infermieri di non insistere nella volontà di presenziare, per non complicare le cose e invitandoli quindi a presentare l’esposto nelle sedi opportune. Consiglio che ovviamente gli infermieri NurSind, con grande senso di responsabilità non hanno potuto che accogliere, subendo l’onta di non poter presenziare alla riunione e di fatto rassegnandosi a perdere anche la seconda partita.

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