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Il coordinamento regionale Nursind della Sardegna ha trasmesso all’Assessorato alla Salute della Regione un documento piuttosto articolato in cui si è soffermato sulle criticità della riforma sanitaria regionale, esprimendo il punto di vista e le proposte di soluzione del sindacato infermieristico.
Dalla dettagliata disamina dei punti nodali secondo i quali la riforma non fornisce gli strumenti per efficientare il sistema sanitario sardo, il Coordinamento Nursind propone, in sintesi:
– l’istituzione della figura dell’Infermiere di Famiglia e di comunità;
– l’istituzione degli Ambulatori Infermieristici e della Guardia Infermieristica;
– l’istituzione dei Servizi ambulatoriali e domiciliari di ostetricia e riabilitazione;
– l’istituzione del See & Treat – Fast Track – Perimed;
– l’integrazione dei Servizi Socio Sanitari e la loro afferenza ai Servizi Infermieristici territoriali;
– l’istituzione dell’Auto Infermieristica;
– il riordino dell’Assistenza nei Penitenziari;
– il rispetto della norma sulla stabilizzazione dei precari e il blocco della sospensione del turn over;
– l’efficientamento del sistema di valutazione delle unità operative e diagnostiche;
– l’istituzione dell’attività extra moenia infermieristica e il ricorso all’attività extra moenia, in genere, solo dopo risultati di performance eccellenti delle attività istituzionali;
– l’investimento in prevenzione primaria e secondaria con particolare riguardo all’educazione alla buona salute, medicina scolastica e sportiva.
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