Isili. Per il San Giuseppe un futuro senza l’ostetricia e la chirurgia.
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IL SARCIDANO SI RIBELLA: GIU’ LE MANI DALL’OSPEDALE
“A fine anno ritorna a far parlare di sé l’ospedale San Giuseppe di Isili per l’ipotesi di un ridimensionamento non certamente indolore. Niente chirurgia e sla operatoria, niente medicina ma la lungodegenza e il pronto soccorso che assumerebbe i connotati di area di emergenza- urgenza.
LA RIFORMA. Dopo l’approvazione della riforma sanitaria regionale alla luce delle direttive nazionali, si parla di Ospedale di comunità. Ma in che termini, e come sarà realizzato? Negli anni si dono avvicendati diverse ipotesi ma all’indomani di queste novità la preoccupazione riemerge. << Adesso>> dice Sara Piras, giovane studentessa, <<se c’è bisogno di assistenza immediata non abbiamo problemi, se la situazione cambia saremmo costretti ad andare sempre a Cagliari.
SARCIDANO. Isili e Sorgono hanno sempre rappresentato gli avamposti per la tutela del diritto alla salute nel territorio, ma adesso tutto potrebbe cambiare.<<Nulla è stato ancora scritto>> dice il sindaco di Isili, Orlando Carcangiu, << dobbiamo aspettare che cosa decideranno i nuovi direttori sanitari con i quali avremmo un confronto>>.
Il commissario della ASL 8 si è insediato solo ieri pertanto, non ci sono progetti definiti. << certamente>>, aggiunge Carcangiu, <<se l’ospedale fosse così concepito ci sarebbero ricadute drammatiche>>.
LA PROTESTA. Ridimensionare il San Giuseppe creerebbe ulteriori difficoltà ai pazienti, soprattutto negli spostamenti. <<Un servizio così concepito>> affermano i consiglieri di minoranza Luca Pilia e Donaltello Fei, << esporrebbe la struttura ospedaliera al rischi di uno svuotamento strutturale e funzionale con danni alla comunità, senza alcun risparmio economico>>.
I SINDACI. Critici veerso questa soluzione i Sindaci del territorio <<stiamo lavorando a livello politico>> dice Rossano Zedda, sindaco di Gergei <<per salvaguardare questa struttura non abbiamo bisogno di ridimensionamenti>>, aggiunge Eugenio Lai, sindaco di Escolca <<ma di qualità, cioè il potenziamento di servizi che funzionano come la dialisi, oncologi e altri>>. <<I tagli all’ospedale di Isili >>, dice il sindaco di Serri <<rappresentano, per l’ennesima volta, lo scarso interesse verso le zone interne>>. Una morte preannunciata secondo il sindacato NurSind. <<L’Ospedale San Giuseppe>>, spiega Fabrizio Anedda <<non è stato mai messo in condizioni di lavorare al massimo delle sue potenzialità>>. Troppe carenza sia a livello che di strumentali, ribadisce il Sindacato, troppe promesse mai mantenute come il “Percorso Donna” oggi ridotto ad una stanza dove si effettua solo qualche visita.
Fonte: L’Unione Sarda del 30 dicembre 2014 (Sonia Gioia)