La presente guida pratica ha lo scopo di guidare, dal punto di vista normativo e di diritti, nel difficile percorso della maternità accompagnando le neo mamme dal momento in cui scoprono di aspettare un bambino fino a dopo la nascita. La guida non è del tutto esaustiva ma rappresenta, secondo il nostro parere, una valida traccia per i vari step della gravidanza raccontando, nel modo più semplice possibile, cosa fare nelle varie fasi della gravidanza. Dopo questa breve premessa non ci resta altro che augurarvi un enorme in bocca al lupo per il vostro percorso verso il nuovo stato di mamme e papà e buona lettura…………>>>>>>>CONTINUA
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Lavoro, sono finalmente chiari gli importi che andranno a modificare la busta paga dei lavoratori dipendenti.
Il decreto infatti interviene con misure volte a ridurre il cuneo fiscale, per la parte contributiva, nei confronti dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35.000 euro lordi annui.
Il taglio al cuneo fiscale sarà incrementato di ben 6 e 7 punti percentuali in base al reddito percepito dal lavoratore. Si tratta dunque di un incremento di 4 punti percentuali rispetto a quanto già stabilito dalla Legge di Bilancio 2023.
In sintesi:
si eleva dal 3% al 7% per i redditi fino a 25 mila euro
si leva dal 2% al 6% per i redditi fino a 35 mila euro
ovvero:
7% per le buste paga d’importo inferiore a 1.923 euro lordi
6% per le buste paga d’importo superiore a 1.923 euro ma comunque pari o inferiore a 2.692 euro.
L’aumento In busta paga da luglio a dicembre 2023, esclusa la tredicesima sarà il seguente:
dai 50 agli 80 euro per lavoratori con redditi fino a 25mila euro da luglio a dicembre 2023
dai 90 ai 100 euro per lavoratori con redditi fino a 25mila euro da luglio a dicembre 2023.
A questo si aggiunge lo sgravio contributivo, che andrà avanti fino a dicembre 2023 ma non comprenderà la tredicesima – per tutti coloro che hanno un reddito da lavoro fino a 35 mila euro l’anno. Più correttamente, il “bonus” si applicherà su tutte le buste paga il cui imponibile lordo non supera i 2.692 euro.
Nel dettaglio, chi guadagna fino a 2.692 euro godrà di uno sgravio del 4%dell’aliquota contributiva a carico del lavoratore, solitamente pari al 9,19% (8,80% per i dipendenti del pubblico impiego) ma che è già stata ridotta del 2% o 3% (per chi non supera il limite di 1.923 euro) dall’ultima legge di Bilancio 2023.
Ciò significa che da luglio 2023 l’aliquota contributiva a carico dei lavoratori passerà da:
6,19% (5,19% per gli statali) a 2,19% (1,80%) per chi ha una retribuzione lorda pari o inferiore a 1.923 euro;
7,19% (6,80% per gli statali) a 3,19% (2,80%) per coloro che hanno una retribuzione superiore a 1.923 ma pari o inferiore a 2.692 euro.
Di quanto aumenta lo stipendio?
Nella tabella elaborata da De Fusco Labour & Legal, viene messa in risalto la differenza tra i prossimi due stipendi erogati ai lavoratori, nonché l’importo complessivamente riconosciuto grazie agli ultimi interventi del governo:
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