Asl, parte la rivoluzione in Regione – Concluso in commissione l’esame del nuovo assetto con 12 aziende, entro ottobre via tutti i manager
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La Nuova Sardegna – 26 settembre 2014 –
CAGLIARI. Le Asl saranno commissariate non prima di fine ottobre. Solo fra due settimane la proposta di riordino del sistema regionale sanitario sarà inserita all’ordine del giorno del Consiglio regionale. Ieri la commissione Sanità, presieduta da Raimondo Perra, ha concluso l’esame degli articoli della bozza presentata dal Partito Democratico e poi sospeso la votazione finale in attesa del necessario parere della commissione Bilancio. Parere che dovrebbe arrivare entro la fine della prossima settimana e a quel punto il testo dovrebbe essere licenziato dalla commissione che ha cominciato a esaminarlo due mesi fa. Resta da capire ancora se l’inserimento nella mappa della dodicesima Azienda (è quella che dovrà gestire il servizio urgenza 118 e pronto soccorso, ora diviso a metà fra Cagliari e Sassari) basterà da solo a far saltare gli attuali manager tutti nominati dalla vecchia giunta di centrodestra.
Secondo alcune indiscrezioni, alcuni partiti della maggioranza (a cominciare dal Centro Democratico) vorrebbero inserire all’ultimo momento anche un emendamento che riduce, invece di aumentare, il numero delle Asl. Se questo tentativo non dovesse avere successo, la proroga dei direttori generali in carica potrebbe addirittura allungarsi. Un articolo della proposta di legge prevede che sia la Giunta a «completare il riordino del sistema regionale» con un disegno di legge da presentare entro novanta giorni dal prossimo voto del Consiglio. Tempi ancora più lunghi, dunque, anche se il Pd è sicuro che con l’ingresso dell’Azienda per le emergenze, la sigla è Areu, la stessa Giunta potrà commissariare molto prima e comunque entro ottobre le otto vecchie Aziende sanitarie, l’ospedale Brotzu e i due policlinici di Cagliari e Sassari. È evidente che il centrosinistra vuole spingere sull’acceleratore, soprattutto ora che i rapporti fra l’assessore alla Sanità, Luigi Arru, e i manager nominati dal centrodestra si sono deteriorati. L’ultimo scontro è con il direttore generale dell’Asl 7 (Sulcis) che sarebbe deciso a citare in giudizio la Regione dopo che l’assessorato alla sanità gli ha bocciato il bilancio 2012. Una scelta subito contestata dalla consigliera regionale del Centro Democratico, Anna Maria Busia: «Maurizio Calamida – è lui il manager dell’Asl 7 – invece di fare causa alla Regione deve dimettersi per l’uso improprio di denaro pubblico che ha fatto finora». Sono tesi anche i rapporti tra l’assessorato e il manager dell’Asl 1 di Sassari. A suo tempo anche Massimo Temussi ha dato incarico a un legale di valutare se fosse o meno regolare la direttiva con cui mesi fa l’assessore alla Sanità aveva imposto ai direttori generali di limitarsi solo all’ordinaria amministrazione. Circolare, a quanto pare, che nessuno ha rispettato e proprio da lì sarebbero cominciati i contrasti più duri. Ma ormai è chiaro: il conto alla rovescia è cominciato e per le Asl il commissariamento è solo questione massimo di un mese. Bisognerà poi vedere come Giunta e maggioranza si muoveranno nella scelta dei traghettatori verso il nuovo sistema sanitario. Le scelte non saranno facili e anzi possibile che proprio sugli incarichi risaltino fuori vecchi malumori.