Category : Notizie
fonte: L’unione Sarda
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Anche gli infermieri della Comunità Protetta di Tallaroga protestano contro i tagli decisi dal Commissario della Asl 7, Antonio Onnis: <<Vietato ammalarsi o andare in vacanza>>, accusa Marco Zurru del sindacato NuSind. <<Chi lavora nella comunità a doppia diagnosi, che assiste pazienti psichiatrici e allo stesso tempo anche tossico-dipendenti o alcolisti, non potrà usufruire delle ferie previste dal contratto>>.
Il motivo è legato alla carenza di personale: << Siamo solo sette, dunque sotto organico, ma ci chiedono di coprire turni di 24 ore e di non assentarci dal lavoro per alcun motivo: Se qualcuno dovesse ammalarsi, invece, potrebbero chiederci di fare lo straordinario che non sarebbe neppure pagato. Abbiamo chiesto di aumentare l’organico – spiega Zurru – ma l’azienda sembra non voler prendere in considerazione il nostro problema>>. Intanto contro la dirigenza Asl arrivano nuove accuse del capo gruppo de Consiglio Comunale di Iglesias “Cas@Iglesias”, Valentina Pistis: << si tratta di comprendere quali vantaggi o svantaggi hanno prodotto i trasferimenti, le chiusure e il ridimensionamento dei servizi. Fino a oggi nessuno, lo certificano i dati, tutti negativi, sulla produzione della Asl sulcitana che dal 2014 a oggi ha registrato un calo di 5 milioni di euro. E’ chiaro che la flessione andrà a incrementare la mobilità passiva del 2014 (38 milioni di euro) a fronte di una mobilità attiva di appena 7. Ma i dati più rilevanti e sempre negativi – conclude Pistis – riguardano il netto decremento delle nascite con 100 parti in meno rispetto all’anno scorso e i tempi delle liste d’attesa enormemente dilatatati>>
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Il Nursind in quanto federato alla Confederazione Generale Sindacale (CGS) è promotore e parte attiva nella presentazione di un ricorso alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo con cui si chiamerà in causa il Governo Italiano al fine di risarcire i pubblici dipendenti ricorrenti per il mancato rinnovo dei contratti dal 2010 al 2015 e per la mancata riapertura dei negoziati contrattuali con adeguate risorse dal 2015 in poi.
Si tratta di un’operazione importante che vede impegnato un pool di avvocati di alto livello ed esperti in materia e che si sta preparando ad aprire alle adesioni di chi vorrà ricorrere.
E’ importante ribadire che l’esito del ricorso, che si stima abbia tempi relativamente brevi e ottime possibilità di accoglimento, sarà a beneficio dei soli ricorrenti e non di tutti i dipendenti pubblici.
Proprio per questa ragione è necessario aderire in prima persona; tutti i dipendenti pubblici possono farlo.
A questo scopo è stata predisposta un’apposita piattaforma web attraverso la quale, e soltanto attraverso questa, sarà possibile inserire i propri dati per l’adesione
Il portale dedicato ha un’interfaccia essenziale e di facile fruizione, con un grande pulsante “Accedi al servizio”, attraverso il quale accedere alle maschere di inserimento dei propri dati, e i link alle pagine dedicate all’informativa sul ricorso, alle modalità di partecipazione, alle FAQ ed alle News.
La piattaforma informatica consente di generare, con i dati inseriti, tutta la documentazione necessaria per partecipare al ricorso, che verrà inviata al proprio indirizzo di posta elettronica per poter essere stampata, firmata e inviata in forma cartacea al Centro gestionale del ricorso. Sarà, quindi, indispensabile fornire il proprio indirizzo di posta elettronica e il proprio recapito telefonico.
Ricorso alla CEDU per mancato rinnovo contratti: piattaforma per aderire! Scopri come:
Tutti i dipendenti pubblici possono ricorrere!
Da ora, ed entro il 30 maggio c.a., è possibile aderire formalmente al ricorso (ricordiamo che la vertenza, in caso di accoglimento, avrà efficacia solo nei confronti dei singoli ricorrenti e non dell’intero pubblico impiego) attraverso la piattaforma creata per lo scopo.
All’indirizzo www.ricorsocgs.it è possibile, cliccando su “accedi al servizio”, inserire i propri dati.
Al termine della procedura di registrazione verrà inviata una mail al proprio indirizzo contenente tutta la documentazione da stampare, firmare e inviare a mezzo raccomandata al Centro gestionale del ricorso.
La partecipazione al ricorso prevede un costo, che è stato così scaglionato:
– Euro 15,00 per i già iscritti ai sindacati federati nella CGS
– Euro 20,00 per i nuovi iscritti, ossia per coloro che si iscriveranno ora per partecipare al ricorso
– Euro 150,00 per i non iscritti che non intendano iscriversi ai sindacati aderenti.
Pochi semplici passi e un costo quasi esclusivamente simbolico per aderire a una iniziativa storica di grandissima valenza sia per quanto riguarda il riconoscimento del ruolo delle organizzazioni sindacali, sia per il riconoscimento del giusto adeguamento del valore della retribuzione per i pubblici dipendenti (clicca qui per vedere le quantificazioni).
clicca sull’immagine per entrare nella piattaforma Ricorso alla CEDU
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Manca il decreto che istituisce gli albi per le professioni sanitarie con l’obbligo di iscrizione anche per i dipendenti pubblici. Questa la ratio seguita dai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Venezia che ha assolto un infermiere professionale (dipendente di una cooperativa e in possesso di tutti i titoli di studio) dall’accusa di abusivismo per non essere iscritto all’Ipasvi. Assolto anche il presidente della cooperativa accusato di omessa denuncia. Il motivo? Vediamo cosa dice la sentenza:
“La legge 43/2006 ha istituito gli Ordini professionali, ma avrebbero dovuto essere creati gli Albi per ognuna delle professioni indicate, quindi anche per quella di infermiere professionale, con obbligatorietà d’iscrizione pure per i pubblici dipendenti, però la mancata emanazione del decreto legislativo delegato ha impedito la effettiva attuazione di tale previsione normativa. Consegue che rimane vigente la disciplina di cui al D.Lvo 233/1946, secondo cui l’obbligo d’iscrizione all’Albo è previsto solo per gli esercenti la professione sanitaria, non già per i sanitari che lavorino per la PA. Pertanto, va ritenuto pacificamente che l’infermiere abbia lavorato, sulla base di un titolo professionale adeguato, idoneo e riconosciuto, quale dipendente (di una cooperativa) e non quale libero professionista per cui non tenuto obbligatoriamente all’iscrizione all’albo”.
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Non sembra trovare pace il San Giuseppe di Isili. Ogni giorno, o quasi, c’è sempre una novità e purtroppo non in senso positivo. Ancora una volta l’allarme arriva dal sindacato degli Infermieri NurSind e riguarda questa volta il futuro del Pronto Soccorso e della chirurgia con annessa sala operatoria. La presenza di un solo anestesista e la mancanza di reperibili mette a rischio il funzionamento dei reparti. Questo perché se l’anestesista è impegnato in reparto non può essere presente in Pronto Soccorso e viceversa. Situazione che pare sia stata affrontata i un incontro tra diversi responsabili della Asl che hanno discusso come affrontare il trasporto dei pazienti in altri presidi delle urgenze-emergenze e come evitare l’arrivo di codici rossi in pronto soccorso in assenza di anestesista.
Non è altrettanto pessimista il Consigliere Regionale e Sindaco di Escolca, Eugenio Lai, che crede ci sia un futuro per il San Giuseppe. <<L’Ospedale è salvo>> dice, << è stato riconosciuto come ospedale di zona disagiata, ci sarà una rivisitazione di alcune cose ma l’ospedale non chiude, sarà necessario aprire un tavolo con tutte le parti per capire che tipo di sanità si vuole>>
Fonte: L’Unione Sarda del 03/03/2016 – pag. 23.
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Triste spettacolo all’arrivo del personale. Armadietti aperti, svuotati, oggetti e accessori buttati sul pavimento, vestiti e scarpe rubati.
Brutta sorpresa questa mattina per il personale sanitario dell’ospedale Brotzu. Durante la notte qualcuno è entrato all’interno degli spogliatoi, nel sottopiano, e ha svaligiato gli armadietti. “Ogni tanto succede” raccontano “non abbiamo idea di chi sia, nel sottopiano girano tutti. Ci sarebbero anche le videocamere ma non sappiamo se sono in funzione”. Negli spogliatoi, oltre al freddo e ai brutti odori che arrivano dai bagni, uno scempio: armadietti aperti, rovistati, buona parte del materiale gettato per terra. “Ci hanno rubato scarpe e vestiti e quello che non serviva è stato lasciato a terra” spiega il personale sanitario “non si può andare avanti così. Occorre che qualcuno veda e faccia qualcosa, diversamente andremo a lavoro con i vestiti e le scarpe e andremo via in divisa”.
Il fenomeno continua a ripetersi e nel caso del Brotzu di Cagliari, il malvivente ha avuto tutto il tempo di aprire numerosi armadietti e selezionare i beni da portare via, a dimostrazione che ogni azienda è diversa dall’altra anche per i sistemi di sorveglianza adottati, comunque spesso fallaci, come in questo caso. Per fortuna questa volta si è trattato di un furto senza danni per nessuno perché in certi casi, al furto si aggiunge anche la violenza ed è ancora troppo vivo nella nostra memoria il ricordo del tentato stupro ai danni di una ausiliaria che si spostava da un padiglione all’altro dell’ospedale di Sassari.
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Da sempre gli infermieri italiani sono stati protagonisti nel soddisfacimento dei bisogni di salute della popolazione. Tutte le previsioni in ambito sanitario danno in aumento le disabilità, la cronicità e la fragilità ponendo il problema dell’assistenza infermieristica qualificata quale risposta adeguata e necessaria per garantire una degna qualità di vita ai nostri cittadini.
Questo impegno di salute è garantito dall’art. 32 della Costituzione e passa attraverso il Servizio Sanitario Nazionale pubblico.
Proprio questo Servizio, e quindi la garanzia dei diritti da esso erogati, è in continuo e costante de-finaziamento e la sua attuale sopravvivenza ne è a rischio.
Consapevoli che le inefficienze ci sono e vanno combattute e che l’impegno di chi, come gli infermieri, ci lavora dentro può essere di aiuto per questa battaglia, chiediamo che lo Stato non abdichi ai principi costituzionali per mere esigenze economiche magari fornendo l’alibi per una privatizzazione del sistema che porterebbe ancor più a una garanzia elitaria e censitaria del diritto alla salute.
Donato BG
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Era stato annunciato: il Nursind promuoverà ogni azione tesa a garantire il rispetto della normativa europea e nazionale sui riposi del personale infermieristico, che dovranno essere garantiti dal 25 novembre.
E le prime mosse in tal senso sono state immediate.
Il Coordinamento regionale Nursind della Sardegna, a firma del Segretario Provinciale di Cagliari e Coordinatore regionale Fabrizio Anedda, ha scritto alle Direzioni Provinciali del Lavoro delle quattro province sarde e all’Assessorato regionale alla Sanità per chiedere alle autorità di vigilare, attraverso opportune attività ispettive, sul rispetto della normativa nelle Aziende Sanitarie, nelle Aziende Ospedaliere e Universitarie della Regione.
Nell’esposto si denuncia l’evidenza di numerose e sistematiche violazioni della norma e si esorta a procedere con i dovuti provvedimenti per il ripristino della legalità e la tutela dei diritti dei lavoratori e della sicurezza dei cittadini.
Leggi l’ESPOSTO-SEGNALAZIONE del Coordinamento Regionale Nursind Sardegna, QUI –
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Il coordinamento regionale Nursind della Sardegna ha trasmesso all’Assessorato alla Salute della Regione un documento piuttosto articolato in cui si è soffermato sulle criticità della riforma sanitaria regionale, esprimendo il punto di vista e le proposte di soluzione del sindacato infermieristico.
Dalla dettagliata disamina dei punti nodali secondo i quali la riforma non fornisce gli strumenti per efficientare il sistema sanitario sardo, il Coordinamento Nursind propone, in sintesi:
– l’istituzione della figura dell’Infermiere di Famiglia e di comunità;
– l’istituzione degli Ambulatori Infermieristici e della Guardia Infermieristica;
– l’istituzione dei Servizi ambulatoriali e domiciliari di ostetricia e riabilitazione;
– l’istituzione del See & Treat – Fast Track – Perimed;
– l’integrazione dei Servizi Socio Sanitari e la loro afferenza ai Servizi Infermieristici territoriali;
– l’istituzione dell’Auto Infermieristica;
– il riordino dell’Assistenza nei Penitenziari;
– il rispetto della norma sulla stabilizzazione dei precari e il blocco della sospensione del turn over;
– l’efficientamento del sistema di valutazione delle unità operative e diagnostiche;
– l’istituzione dell’attività extra moenia infermieristica e il ricorso all’attività extra moenia, in genere, solo dopo risultati di performance eccellenti delle attività istituzionali;
– l’investimento in prevenzione primaria e secondaria con particolare riguardo all’educazione alla buona salute, medicina scolastica e sportiva.
LEGGI IL DOCUMENTO COMPLETO QUI
Category : Formazione ECM , Notizie
EVENTO 708-125071 – 9 CREDITI ECM
DAL CAPO SALA AL COORDINATORE, RUOLO E RESPONSABILITÀ’ DEL COORDINAMENTO INFERMIERISTICO
13 NOVEMBRE 2015 Sala Armando Businco Ospedale Oncologico Viale Jenner Cagliari
h. 13.00 apertura segreteria, chiusura lavori h. 20.00
Iscrizioni: eventiecm@nursindcagliari.it
>>>> Locandina programma corso e modalità qui
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EVENTO 708-138204 edizione 2
Rivolto a Infermieri e Fisioterapisti
RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE E VALORE DELLA DOCUMENTAZIONE ATTUALITÀ’ NORMATIVE ED ETICHE
Crediti ECM 6 Infermieri
Crediti ECM 2 Fisioterapisti
Posti Previsti : 60
h. 9.00 apertura, chiusura lavori h. 14.00
IGLESIAS 14 NOVEMBRE 2015 Sala del Comune ANNARITA LEPORI Via Isonzo Iglesias
Iscrizioni: eventiecm@nursindcagliari.it
>>>> Locandina programma corso e modalità qui
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Category : Notizie
Gentili colleghi,
La presente comunicazione è riservata a tutti noi iscritti al NurSind di Cagliari.
Informiamo che sono aperte le candidature alle elezioni del Direttivo Provinciale.
La volontà di candidarsi al Direttivo Provinciale dovrà essere comunicata esclusivamente
inviando apposita e-mail a: elezionidirettivo@nursindcagliari.it.
Coloro che esprimeranno la volontà di candidarsi per la guida del Sindacato NurSind in
provincia di Cagliari saranno contattati dalla commisione della segreteria uscente per
espletare e informarvi sulle procedure di formalizzazione che avverranno nella nostra nuova
sede sita in via L. Ariosto 5 – Selargius “Loc. Su Planu” (parallela di via Peretti – fronte Brotzu).
Scadenza presentazione candidature 1/10/2015
Ricordiamo che la possibilità di essere eletto nel Direttivo Provinciale è subordinata al
rispetto dello statuto Nazionale del NurSind – Sindacato Delle Professioni Infermieristiche.
CIASCUN CANDIDATO POTRA’ESPRIMERE LE LINEE PROGRAMATICHE PROPOSITIVE IN DATA 3 OTTOBRE 2015 PRESSO LA SALA CONFERENZE OSPEDALE BUSINCO
LE OPERAZIONI DI VOTO SARANNO CONSEGUENTI A TALE DATA E SVOLTE ENTRO OTTOBRE
PRESSO LA SEDE PROVINCIALE, NELLE DATE CHE SARANNO INDICATE DAL DIRETTIVO PROVINCIALE USCENTE, UNA VOLTA ACCOLTE LE CANDIDATURE.
Direttivo Provinciale NurSind Cagliari
Category : Formazione ECM , Notizie
17 ottobre 2015
Sala Conferenze Ospedale Businco
via Jenner – Cagliari
Relatore:
Dott. Luca Benci
evento n. 3174-118365 Ed. 2- Crediti ECM assegnati 9
POSTI DISPONIBILI 100
clicca — MODALITA’ D’ISCRIZIONE, OBIETTIVI E PROGRAMMA DEL CORSO