Dal 2011 è “Disoccupazione Infermieristica”!!!
Dal 2011 è “Disoccupazione Infermieristica”!!!
Mancano 60.000 infermieri nel Ssn ma 25.000 sono disoccupati
53% dei neolaureati non lavora.
Gli ospedali ne hanno sempre più bisogno ma il Servizio Sanitario Nazionale non può permetterseli.
Nonostante in Italia manchino, secondo dati Ocse, oltre 60.000 infermieri, ben 25.000 non riescono a trovare lavoro, tanto che ben il 53% dei giovani laureati dal 2011 a oggi, è disoccupato. A dirlo sono i risultati preliminari di un’indagine del Centro Studi del sindacato di settore Nursind, resi noti in occasione della festa internazionale dell’infermiere che si celebra domani. Il divario tra il nord e il resto del Paese lascia pensare a una qualità di assistenza diversa e lasituazione, confermano i dati, peggiora nel tempo.
Dal 2003 al 2007 hanno trovato lavoro entro l’anno il 90% dei laureati. Percentuale che scende fino a raggiungere il 65% nel 2012. Quello della disoccupazione giovanile infermieristica “è un paradosso – spiega Donato Carrara della direzione nazionale Nursind – perché effettivamente mancano nel sistema queste unità e chi è attivo dentro iservizi è sottoposto a carichi di lavori pesanti per compensare tagli e carenze”. Il lavoro che si trova, inoltre, dal 2011 è sempre più spesso precario, part time o a tempo determinato. Mentre ad assumere, se prima era il pubblico impiego, dal 2010 in poi, con il blocco del turn over, sono andate crescendo le assunzioni da parte di cooperative e società di somministrazione del lavoro. D’altronde il pubblico impiego è un eldorado, tanto che ben il 68% degli intervistati ha partecipato a più di un concorso. Non c’è da stupirsi che dopo la fuga dei ricercatori, in Italia si assista alla fuga degli infermieri. “Mentre fino a qualche anno fa l’Italia era costretta a importare infermieri da altri paesi per far fronte alla carenza nelle strutture sanitarie, oggi – per Andrea Bottega Segretario Nazionale Nursind – sono gli infermieri italiani ad emigrare per trovare lavoro”.