Iglesias: Ospedale Cto chiuso per ferie, servizi trasferiti a Carbonia
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Era successo l’anno scorso e, forse si ripeterà, per gli anni a venire: gli operatori sanitari saranno costretti a spostarsi periodicamente da un presidio ospedaliero all’altro.
QUESTO RIENTRA NELLA LOGICA DEL RISPARMIO DELLA SANITA’
Anche per l’estate 2016 è scattato il piano ferie del Cto di Iglesias: da lunedì scorso al 22 agosto la Asl 7 ha predisposto “la sospensione dell’attività di degenza in week e day surgery e di sala operatoria di Chirurgia e Ortopedia”.
Da lunedì prossimo e sempre fino al 22 agosto, è prevista anche la “sospensione” dell’attività chirurgica nel reparto di Otorinolaringoiatria.
“Assicurata l’attività ambulatoriale specialistica, le consulenze al Pronto soccorso e i trasporti urgenti al Sirai di Carbonia”, dove non è prevista alcuna riduzione dell’attività ospedaliera.
Normale routine per l’azienda sanitaria, che giustifica “la contrazione dell’attività” con la “riduzione drastica degli interventi programmati”.
L’AZIENDA – Ma il provvedimento della Asl 7 – che per il commissario straordinario Antonio Onnis ha “l’obiettivo di coniugare il diritto degli operatori di usufruire di opportuni e previsti periodi di ferie” – ha già scatenato un mare di polemiche. Soprattutto in seguito alle recenti disposizioni sulle visite cardiologiche appena dirottate al Sirai di Carbonia nei giorni festivi e nel fine settimana, ancora una volta per la mancanza del personale.
LE POLEMICHE – Contro le scelte della Asl 7, protestano Cisl e Uil (“Incredibile che si sospenda l’attività ospedaliera per garantire le ferie al personale, si stabilizzi il personale con contratto in scadenza”. Rincara la dose il dirigente del sindacato degli infermieri Nursind: “Siamo stufi di lavorare in condizioni precarie e di subire decisioni scellerate da parte dell’azienda sanitaria”, denuncia Marco Zurru. Intanto il Comitato per la salute presieduto da Paride Reale ha depositato il secondo esposto in Procura: “Si tagliano i servizi e si trasferiscono reparti, mettendo a rischio la vita delle persone. Chiediamo l’intervento della Magistratura”.